Mastoplastica riduttiva
Riduzione volumetrica del seno
La mastoplastica riduttiva è intervento di riduzione dell'eccessiva massa ghiandolare e adiposa del seno.
Esistono diverse tecniche di mastoplastica riduttiva. I trend attuali sono quelli di limitare al massimo l'estensione finale delle cicatrici e garantire comunque un soddisfacente risultato estetico. Nella maggior parte dei casi è sempre necessario rimuovere un eccesso ghiandolo-adiposo più o meno esteso e la cicatrice finale cade intorno all'areola prolungandosi in basso nella cicatrice verticale.
Entrambe guariscono di norma in maniera corretta rendendosi poco visibili a distanza di tempo. In taluni casi è necessario prolungare la cicatrice anche orizzontalmente, dando luogo ad una figura a "T rovesciata".
I casi più gravi di ipertrofia mammaria sono classificati come gigantomastie ed il loro trattamento chirurgico può essere effettuato a carico del SSN. L'intervento consiste nella rimozione dell'eccesso tissutale e nella successiva ricostruzione di una forma mammaria accettabile e piacevole dal punto di vista estetico.
Non è garantito il risultato a lungo termine poiché vi può essere uno scivolamento secondario verso il basso del seno operato od una ipertrofia secondaria che a volte inficia i risultati. Tuttavia la maggior parte degli interventi hanno una buona tenuta nel tempo.
Nella maggior parte dei casi le pazienti sono altamente soddisfatte dei risultati conseguiti e vi sono indubbi benefici di ordine psicologico.
L'intervento si esegue in anestesia generale in regime di ricovero e dura dalle tre ore e mezzo alle cinque ore a seconda della complessità del caso trattato. I punti vengono rimossi dopo una settimana ed è necessario portare un apposito reggiseno per 14 giorni.